venerdì 28 febbraio 2014

Una stagione: l'inverno...? (2014-3)

Di solito non mi piace proporvi post ripetitivi, e so che anche l'ultimo post era della serie "una stagione...", eppure le foto che ho scattato oggi meritano davvero di essere pubblicate seduta stante, a testimonianza di quanto sia veramente incredibile questo inverno (?). Il mio albicocco è fiorito già da diversi giorni!!! 



I pioppi bianchi sono già pronti a "scoppiare" di fiori e foglie...


Il tappeto erboso è coperto di fiori sempre più numerosi: violette, margherite, dente di leone e non ti scordar di me...



E mentre continua a piovere e i campi sono pieni di pozze d'acqua, un salice è già pieno di nuove foglie:



Certo che se questo è l'inverno... come sarà la primavera?

venerdì 21 febbraio 2014

Una stagione: l'inverno (2014 - 2)

Più che inverno, è stato un continuo autunno, che talvolta ha lasciato posto a giornate di anacronistica e improvvisa primavera. Le foto che oggi vi mostro le ho scattate il mese scorso, ma non avevo ancora avuto occasione di pubblicarle... 

Paciocca annusa l'erba e le margherite che, anche in gennaio, hanno continuato a fiorire!
 

Sembrano immagini di primavera, ma sono scatti dello scorso gennaio!
Nelle scorse settimane è piovuto, piovuto, piovuto... i campi si sono inzuppati come spugne, i fossi e i canalini di scolo tra le coltivazioni spesso sono straripati, ma per fortuna dalle mie parti non ci sono stati altri danni, come purtroppo è accaduto in tante zone d'Italia.
 
Paciocca procede incerta sulla terra zuppa e fangosa
Uno stormo di uccelli plana sul campo bagnato, in una giornata che sembra di primavera
Un dettaglio del "laghetto" apparso nel campo dietro casa mia
Le temperature di queste settimane sono state davvero molto al di sopra della norma: da quando è iniziato questo 2014 non abbiamo avuto nessuna gelata e anzi, molto spesso c'era uno strano tepore umido. Gli alberi e le coltivazioni si sono adeguate e tante piante hanno già le gemme gonfie: speriamo che non arrivi un'ondata di gelo proprio adesso!

La calendula, che ha continuato a vegetare e fare fiori da quest'autunno, senza fermarsi mai!
Il giacinto, già spuntato diverse settimane fa
A meno che non arrivino "colpi di coda" invernali in quest'ultimo mese, quest'anno abbiamo avuto davvero una stagione sui generis che, lo ammetto, mi ha lasciata un pò insoddisfatta. Il vero freddo, quella sensazione di gelo limpido e cristallino, mi è un pò mancato... e tra poco sarà già ora di pensare a fiori e rondini!

Paciocca osserva il pelo dell'acqua dello stagno

Vi auguro un buon weekend e vi prego di scusarmi se ormai sono davvero poco presente sui vostri blog... è un periodo pieno di impegni e attività, che durerà almeno per un paio di mesi, perciò anche i miei post saranno meno frequenti... ma spero ugualmente seguiti! Saluti a tutti voi e coccole ai vostri pelosi!

lunedì 17 febbraio 2014

"A Coda Alta: Amicizie vere tra gatti e umani": il libro!

Oggi, in occasione della festa del gatto, sono lietissima di presentarvi il primo libro della mia associazione di volontariato: "A Coda Alta. Amicizie vere tra gatti e umani", edito per Este Edition. 
Si tratta di un'antologia di racconti di gatti, tutte storie vere di vita vissuta a due e quattro zampe, che sapranno divertirvi, commuovervi, allietarvi, farvi riflettere e anche scaldarvi il cuore. L'idea di questo libro è nata tra il 2011 e il 2012 quando, in occasione delle nostre iniziative dedicate alla festa del gatto nero, ci siamo resi conto di quanta voglia c'era da parte delle persone di raccontare la storia del loro micio. Così, mentre intanto la nostra associazione cresceva, abbiamo raccolto sempre più storie, finchè nel 2013 ci siamo buttati nell'avventura di questa pubblicazione, che riunisce alcuni racconti dedicati ai gatti neri ad altri racconti, completamente inediti, che hanno per protagonisti mici di tutti i colori. Siamo davvero tutti molto orgogliosi e contenti di questo nostro primo libro, perchè si tratta di una testimonianza importante di come gatti e uomini possano cambiarsi la vita a vicenda.


Il libro costa 12 euro e, se acquistato direttamente da noi di "A Coda Alta", l'importo andrà completamente a sostegno della nostra associazione onlus, in particolare sarà impiegato per i mici del Gattile Comunale di Ferrara (ne siamo i gestori dal 1 giugno 2013) e per la cura dei gatti abbandonati a carico dell'associazione. Se siete interessati, contattatemi oppure scrivete a info@associazioneacodaalta.it.
La curatrice del libro sono stata io ed è stata una bellissima esperienza poter dare il mio contributo per questo bel progetto. Dal retrocopertina: "Questa nostra antologia narra di gatti: delle loro vite e vicende, tra fortune e disastri, amori e amicizie, addii e piccoli miracoli. In queste pagine troverete i vostri gatti, quelli che ci avete raccontato con passione, tenerezza e, a volte, un pizzico di nostalgia. Leggerete di gatti in balìa del terremoto, oppure di felini che attraversano la Manica e che decollano in business class, e ancora di gatti scampati alla morte più e più volte, ma anche di cuccioli svezzati da mano umana, così come di semplici mici di casa e di cortile, che allietano le nostre vite con la loro straordinaria presenza. Questa antologia di storie, promossa dall’Associazione “A Coda Alta” di Ferrara, vuole raccontare le mille sfumature di quella verità che ogni gattofilo sa per esperienza: non esiste dono più grande dell’amore di un gatto".

domenica 9 febbraio 2014

La storia di Mick e Michele: quando l'affetto vince la diffidenza!

Oggi lascio volentieri la parola alla mia omonima, amica nonchè socia di "A Coda Alta", Silvia G.: ha scritto bellissime considerazioni a proposito di Mick, uno dei gattini che negli scorsi mesi aspettava adozione al gattile di Ferrara. Mick era un micino di pochi mesi, spaventatissimo e senza alcuna fiducia verso l'uomo... guardate queste foto: in pochi mesi, mentre nessuno voleva adottare questo cucciolo così timido, stava diventando un gatto adulto diffidente e schivo.

Mick micino di pochi mesi, spaventatissimo...
... e mentre cresceva, la diffidenza non passava...
... e quasi nessuno lo notava, nè considerava di adottare un micio così schivo.

Il destino di Mick era di restare in gattile per sempre? Sì, se non fosse stato per Michele, che tra tanti mici ha scelto proprio lui, senza farsi scoraggiare dal fatto che fosse un gatto poco socievole. Ed ecco cosa scrive Silvia G. a proposito di questa adozione:

Michele ci ha mandato delle foto del micio che ha adottato da noi al gattile e cogliamo l'occasione per condividere con voi l'esperienza di questo splendido micetto, Mick. Mick è stato trovato abbandonato a due mesi e portato da noi in gattile. Ha manifestato fin da subito un'indole selvatica e poco socievole. Possiamo tranquillamente dire che era una piccola, adorabile "iena"! Crescendo, Mick ha smussato un poco il suo carattere, ma è rimasto sempre schivo e dall'aria "aggressiva" (come potete vedere nella prima foto, qui in basso a sinistra). 


Ovviamente veniva ignorato da tutti, nessuno lo voleva adottare. Finchè un giorno è arrivato Michele che si è innamorato di lui a prima vista e l'ha voluto così per come era, senza farsi scoraggiare dal suo caratterino. Michele ha accolto Mick nella sua casa ed ora, con molta pazienza e rispettando i suoi tempi, è riuscito a rendere Mick un perfetto micetto da divano super rilassato (come vedete nella foto a destra)! Diventerà mai un micio affettuoso al punto da farsi prendere in braccio e coccolare? Non lo sappiamo, ma sappiamo per certo che, se non ci fossero persone come Michele che non si fermano davanti alle apparenze, molti mici che ora sono felicemente adottati sarebbero ancora in gattile con tutte le probabilità d rimanerci per sempre. Non ci stancheremo mai di lanciare questo messaggio: un gatto che in gattile è indocile, soprattutto se giovane,  può tranquillamente diventare un micio da compagnia in una casa dove ha costanti attenzioni tutte per sè, cosa che in gattile, anche con tutto il nostro impegno, non riusciamo a dargli al meglio. Basta rispettare i loro tempi e le loro esigenze, non pretendere tutto e subito e soprattutto farli sentire amati, così per come sono. Grazie Michele e buona vita Mick!!

Ed ecco Mick sul suo divano, molto più rilassato!
Che sguardo dolce, finalmente!
Non credo di dover aggiungere altro a questa bella storia vera, se non che ci sarebbe bisogno di molte, molte più adozioni come questa. A questo proposito, se state pensando di adottare un micio e ne avete proprio notato uno timidissimo, vi invito a leggere anche la storia di Tom e Daniela, analoga a quella di Mick e Michele: date un'opportunità ai mici più schivi, ne hanno tanto più bisogno!
In chiusura di questo post auguro a tutti voi una buona ripresa di settimana e abbiate pazienza se sto latitando dai vostri blog... è un periodo un pò complicato, passerà!

sabato 1 febbraio 2014

L'Oca dal Becco di Rame... una fiaba, anzi una storia vera!

C'era una volta un'oca, un'oca molto coraggiosa, che si trovò a difendere tutto il suo pollaio da un pericolo mortale: una volpe che, in una terribile notte, era riuscita a superare la rete e minacciava di divorarsi l'intero pollaio. L'oca riuscì nell'impresa, salvando se stessa e tutti i suoi amici, ma ad un gravissimo prezzo: il suo becco si spezzò irreparabilmente. Come avrebbe fatto a nutrirsi? Quale sorte attendeva la nostra oca coraggiosa? Una sorte sorprendente, quella sorte riservata a chi osa e si butta nelle imprese più ardue senza pensare troppo ai "ma" e ai "se"... come l'oca si era buttata a difendere il pollaio, così si "buttò" anche il veterinario che cercò una strada per salvare l'oca, a tutti i costi. E così ideò una protesi in rame, qualcosa di innovativo e mai visto prima d'ora, una protesi a forma di becco che oggi permette alla nostra oca coraggiosa di nutrirsi e vivere normalmente. 

L'Oca dal Becco di Rame, foto tratta dal sito: www.beccodirame.com
Questa è la storia vera dell'oca "Becco di Rame" e del bravissimo dott. Alberto Briganti, il veterinario che l'ha salvata ideando appunto questa protesi di rame unica al mondo, che oggi permette a questa pennuta da 8 kg di alimentarsi e vivere perfettamente la sua vita. Briganti, protagonista di questa straordinaria impresa, ha poi avuto l'ottima idea di raccontare questa storia in forma di fiaba per bambini, rendendosi conto di quanto avrebbe potuto essere importante una tale testimonianza di coraggio e audacia, buona volontà, creatività, empatia, rispetto per tutte le forme di vita e voglia di superare positivamente le avversità. Esiste a proposito un sito dedicato a Becco di Rame, che vi invito a visitare: www.beccodirame.com, ricco di foto, video, testimonianze, rassegna stampa e altri interessanti materiali. Queste sono le storie che fanno bene al cuore, non solo perchè a lieto fine: sono le storie in cui finalmente l'uomo dimostra di saper impiegare la sua intelligenza e le sue capacità tecniche per salvare gli animali, sono le storie in cui gli animali continuano a dimostrarci di saper reagire alle difficoltà in modo sempre nobile e positivo.

Becco di Rame e il dott. Briganti, foto tratta dal sito: www.beccodirame.com
La copertina del libro della fiaba, tratta dal sito www.beccodirame.com
Da questa storia vera è nata anche una fondazione omonima, finanziata con le libere donazioni e con i proventi dati dall'acquisto del libro della fiaba. Gli obiettivi della fondazione sono nobili e meritevoli di attenzione, ve li riporto citandoli direttamente dal sito: "La Fondazione Becco di Rame vuole aiutare tutto il mondo sportivo dei giovani atleti appartenenti al mondo dei protesici-disabili. La Fondazione, oltre a diffondere i valori contenuti nella favola e ad esaltare quelli presenti nel mondo dei disabili, vuole sostenere il loro mondo sportivo con iniziative e aiuti economici per permettere loro una vita normale. Questi giovani atleti devono vedere nello sport un'altra grande opportunità   di vita. Becco di Rame sarà   quindi per loro una vera conferma che, nonostante le difficoltà, il valore del loro impegno supera tutti gli stili di vita che per noi sembrano normali e che sono loro le persone veramente speciali che affrontano e vincono gare sportive e le grandi sfide che la vita gli riserva. Il personaggio Becco di Rame dimostra nella favola, cosi come i disabili nella vita, che, dopo incidenti così gravi, si possa essere migliori di prima e vuole diffondere questo valore. Becco di Rame rappresenta un giusto esempio per il genere umano che al momento affronta una fase di grave degrado dal punto di vista sia fisico che morale". 
Una storia vera e straordinaria che merita di essere conosciuta, divulgata e sostenuta, non credete?