mercoledì 22 giugno 2016

Il nocino, con le noci di San Giovanni

Tra un paio di giorni sarà San Giovanni, una ricorrenza che un tempo era molto sentita e celebrata, ad esempio con la preparazione del tradizionale "nocino", antico e celeberrimo liquore ottenuto con le noci di metà giugno. Eccomi dunque a riproporvi la ricetta di questo liquore con un po' di anticipo, in modo che possiate organizzarvi per andare a raccogliere le noci. La tradizione vuole che le drupe, ancora acerbe, si raccolgano rigorosamente il giorno di San Giovanni (24 giugno) per dare il via alla loro macerazione in alcool per almeno tutto il mese successivo.


Ingredienti:
- 33 noci verdi raccolte a metà giugno (possibilmente nel giorno di San Giovanni)
- 1 litro di alcool a 95°
- 6 chiodi di garofano
- 1 stecca di cannella
- 500 g di zucchero
- 500 g di acqua


Raccogliete le noci dall'albero, cercando di scegliere le migliori e facendo attenzione che non abbiano "buchi" nel mallo, probabile segno di un "ospite" all'interno della drupa. Lavate le noci e tagliatele in quattro ciascuna, poi mettetele in un recipiente di vetro dalla chiusura il più possibile ermetica, aggiungetevi l'alcool e le spezie. Chiudete sigillando al meglio il vostro recipiente e lasciate macerare il nocino al sole per 30 giorni, andando a scuoterlo ogni giorno. Passato il mese, preparate uno sciroppo con 500 g di acqua e 500 g di zucchero e, quando intiepidito, aggiungetelo al recipiente con le noci e l'alcool. Lasciate ancora macerare il tutto al sole per 15 giorni, sempre ricordandovi di scuoterlo. Al termine di questo periodo, filtrate anche due volte il nocino prima di imbottigliarlo: dovrete poi lasciarlo a riposare in luogo buio, fresco e asciutto almeno fino alla primavera successiva.

Il nocino appena fatto, con il tempo diventerà scuro scuro.
Note:
  • Le noci non dovrebbero essere nè troppo verdi, nè troppo dure, per un buon nocino. Potete valutare il grado di maturazione delle vostre noci osservandone la consistenza: l'ideale è che il gheriglio sia leggermente gelatinoso.
  • Si dice che le noci acerbe vadano tagliate con un coltello possibilmente di ceramica, poichè il metallo a contatto con la noce tende a farla ossidare più in fretta.
  • E' possibile aggiungere anche scorza di limone al nocino, o variare la quantità di spezie.
 

Lo scorso anno ho preparato il nocino che ora è più che pronto per essere gustato. La mattina del 24 giugno, dopo temporali notturni e forte vento (un'appropriata "Notte delle Streghe", nella tradizione che vuole che si radunino proprio in quel momento dell'anno), ho raccolto le mie 33 noci dal vecchio albero di mia nonna: non smetterò mai di essere grata per la fortuna che ho nell'abitare in campagna e nel poter raccogliere i suoi meravigliosi frutti, secondo tradizioni che è bene continuare a praticare e tramandare!

9 commenti:

  1. Il nocino...quanti ricordi, da ragazza lo facevo anch'io e poi lo regalavo ad amici e parenti! Ora non abito più in campagna e non ho modo di raccogliere le noci "giuste"..un caro saluto!
    Carmen

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  2. Hai ragione, cara Silvia, è una gran fortuna abitare in campagna e poter godere dei frutti della natura. Ma non è da tutti amare la terra, lavorarla e mettere tanto impegno per difenderla e proteggerla. Come non è da tutti darsi tanto da fare per mantener vive usanze e tradizioni che altrimenti andrebbero perse. Grazie della bella condivisione e in bocca al lupo e tantissimi auguri per tutte le tue prossime scadenze!!!
    Un forte abbraccio

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  3. Ma lo sai che ci pensavo qualche giorno fa? Sto girando con le infermiere del territorio per i paesini di montagna vicino alla mia città ed è pieno di noci carichi di frutti.
    Il nocino non l'ho mai preparato e in casa mi stanno dissuadendo perché alcolici non ne beviamo quasi...vediamo.
    Intanto grazie per la tua ricetta è un forte abbraccio!

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  4. Che bello poter raccogliere i frutti dei propri alberi... è davvero una fortuna poter vivere in campagna! Come vanno i preparativi? Tutto bene?
    Buon inizio settimana, a presto!

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  5. ... è passato molto tempo dall'ultima volta che l'ho preparato (e bevuto)... mi è venuta voglia di rifarlo...

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  6. Ma perché proprio 33? Questa cosa mi incuriosisce. Ha per caso qualcosa a che fare con l'età di Cristo?
    Il nocino non l'ho mai fatto ma sarebbe davvero interessante; oltretutto ho pure due bei noci in giardino!!!
    Un bacio
    Francesca

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  7. Anche in campagna da me il giorno di san Giovanni preparavano il nocino e mi sono fatta spiegare tutto il procedimento... magari il prossimo anno ci provo anch'io ;)

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  8. Quest' anno, per la prima volta, ho visto l' albero di noci, piantato da mio padre tanti anni fa, ricco di questi frutti....Sono ancora tutti lì.... perche' non conoscendo la leggenda di San Giovanni e della "Notte delle Streghe", onestamente non sapevo neanche fare il Nocino, che da noi non e' in uso, per cui, ora, leggendo cio' che hai scritto potro' ,in futuro provarci, visto che essendo gia' a Luglio, il tempo della raccolta e' passato....Grazie per il tuo racconto molto elaborato....Un abbraccio

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  9. Grazie a tutte per i vostri commenti e scusatemi davvero per il ritardo con cui rispondo!!

    @ Carmen: è verissimo Carmen, bisogna avere l’albero o abitare almeno in prossimità di una zona con alberi da cui poter raccogliere i frutti direttamente dalla pianta e al momento giusto! Ti mando un grande abbraccio!

    @ Laura: che bellissime parole che mi hai dedicato, grazie di cuore Laura! Mi hai proprio emozionata! Secondo me le tradizioni e le usanze legate alla terra sono un patrimonio e una ricchezza davvero impagabili che non dovrebbero mai andar dimenticate… sia solo a livello “culturale”, ma anche a livello pratico: non si sa mai quel che capiterà, saper trarre il meglio dalla terra è sempre una cosa buona… e insegna tanto, insegna ad amare e proteggere il nostro ambiente ancora di più! Un abbraccione a te!

    @ Letizia: guarda anche noi di alcolici ne beviamo proprio pochi… ma mi piace troppo prepararlo! Il nocino in realtà è un liquore abbastanza bevibile anche da chi non apprezza gli alcolici, perchè ha funzioni digestive ed è adatto anche per le occasioni di post-cena o post-pranzo con gli amici! Un abbraccione a te!

    @ Lolle: è davvero una fortuna senza prezzo, di cui spero tanto di poter beneficiare a lungo!! I preparativi… entrano nel vivo ora! ;-) Mi sono bi-laureata la scorsa settimana, ora devo proprio concentrarmi sul matrimonio… e per quanto sembrasse di aver già fatto molto, in realtà le cose sembrano non finire mai!! Ho proprio voglia di essere in luna di miele per riposarmi!!! :-D

    @ Semola: se lo prepari, ti consiglio di passare all’anno prossimo: il periodo giusto è metà giugno (entro il 23 appunto), dopo le noci sono già troppo legnose perchè avanza la maturazione e verrebbe un liquore cattivo!

    @ Francesca: sai che non lo so, ci ho pensato anche io al fatto che 33 sono come gli anni di Cristo… però forse è solo un caso: in altre ricette si leggono anche 30 o 35 noci, quindi credo sia semplicemente indicativo per fare la giusta proporzione con l’alcool! Un bacione!

    @ Miss Meletta: siii provaci, è una bella soddisfazione e poi a me piace tantissimo il doverlo “scuotere” per un mese al sole, sono quei riti stagionali che aggiungono un pizzico di “sapore in più” al trascorrere del tempo!

    @ Carla: è vero Carla, il tempo della raccolta per il nocino è passato… ma le noci sono sempre una ricchezza! Raccoglile sul finire dell’estate e a inizio autunno, quando il mallo è ancora verde ma inizia a creparsi: poi mettile a seccare al sole un paio di settimane e… avrai ottime noci per tutto l’inverno! Un abbraccio!

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