martedì 28 febbraio 2017

Atmosfere d'inverno (2017 - 2)

E con oggi si chiude anche questo febbraio, già due mesi interi del "nuovo" anno che mi sembra iniziato giusto ieri: come vola il tempo e quante cose sono già successe! Vi propongo intanto una serie di scatti delle mie passeggiate in giardino con Paciocca nei weekend di gennaio e febbraio, che mostrano il mutare della stagione da un pieno e rigido inverno che si stempera ormai in tonalità, temperature e luci primaverili... per chi aspetta con trepidazione la nuova stagione e per chi vuole ammirare ancora per un po' le atmosfere invernali...





Le potature del giardino in gennaio sono state un'occasione propizia per Paciocca per giocare e cacciare tra le sterpaglie e i tronchi tagliati: non sia mai che un gatto non ne approfitti! Ma anche lo stagno semighiacciato, che per un certo periodo è stato rifugio di una lepre adulta, è stato un buon banco di prova per la mia gatta, che non mancava mai di ispezionarlo minuziosamente, con puntigliose annusate in giro... 


 


Con l'arrivo di febbraio, giorno dopo giorno, il gelo ha allentato la sua presa e il cielo si è fatto sempre più terso... ed ecco il Calicantus fiorito, così come i primi narcisi che sbocciano timidamente, mentre fanno la loro audace comparsa perfino alcune margherite. Anche gli iris sono spuntati, per dare spettacolo puntalmente tra aprile e maggio prossimo. Insomma, un inverno che già fa intravedere molti sviluppi futuri! 

 






E intanto Paciocca sta più a lungo in giardino, in quest'ultima decina di giorni: si scalda la folta pelliccia al sole e sorveglia che nessun invasore entri nel suo territorio... infatti nelle scorse settimane ha avuto qualche spiacevole incontro con un gatto alla ricerca di "avventure"... e così ora la mia micia, inquieta, sorveglia spesso l'orizzonte, nel caso si palesasse di nuovo l'imprudente felino (il quale, ahimè, è aitante e grosso ben più di lei...!). 




Con oggi, "martedì grasso", si conclude anche il Carnevale: una duplice conclusione che, da domani, ci proietta direttamente verso Pasqua e la primavera piena. Voi la attendete con ansia oppure restereste volentieri nelle atmosfere invernali ancora un po'? Io, forse per la prima volta in vita mia, quest'anno non ho particolari preferenze... spero solo, nella prossima stagione, di avere un po' più di occasioni e di tempo per stare all'aperto con la mia micia! Buona fine di febbraio a tutti!

venerdì 17 febbraio 2017

Frase del giorno, per la festa del gatto: Desmond Morris

Il gatto, compagno pigro e sfuggente, 
elettrico e carezzevole 
è una fonte inesauribile di 
enigmi, delizie e tormenti. 
Desmond Morris

Penelope, micia del Gattile di Ferrara

Che io adori Desmond Morris non è un mistero: la sua competenza scientifica di etologo va di pari passo alla sua capacità letteraria di descrivere al meglio le meraviglie del mondo animale. E in questo caso è riuscito a dipingere il gatto nei suoi tratti più caratteristici: la paciosità e la sfuggevolezza, la sofficità tutta da accarezzare ma anche quel che di... elettrico, quel guizzo imprendibile tra pelo, vibrisse e sguardo scintillante che tutti i nostri amati felini domestici hanno. Enigmi, delizie e tormenti: tre parole per descrivere il rapporto tra uomo e gatto, e direi che è proprio così! Ogni gatto conserva gelosamente una quota di mistero, almeno in parte... mentre la sua mite compagnia ci delizia il quotidiano, con affetto, simpatia, curiosità e piccoli rituali condivisi. E i tormenti? Beh, ahimè, ci sono anche quelli: i nostri amati gatti qualche volta fanno i capricci, qualche volta devono essere portati dal veterinario e curati, qualche volta ci fanno preoccupare come tutti gli altri componenti della famiglia. Ma chi li cambierebbe mai o farebbe a meno di una vita in loro compagnia? Nessuno! Ed è per questo che oggi tutti noi li celebriamo nella "Festa nazionale del gatto": auguri a tutti i nostri felini domestici e anche a noi che li amiamo!

giovedì 9 febbraio 2017

Gatti e scale, c'è chi scende e c'è chi sale...

Quanti modi conoscono i gatti di fare la scala? Ho sempre osservato con curiosità i miei gatti alle prese con questa struttura, ma devo dire che per la maggior parte delle volte si è trattato di comportamenti ordinari... insomma, i gatti fanno i gradini, zampa dopo zampa, un po' come noi (ma con più eleganza). Sanno anche correre su e giù per la scala, all'impazzata e di solito per giocare: ma questo lo sappiamo fare anche noi (con meno grazia e di solito rischiando di romperci l'osso del collo). Le cose prendono un'altra piega quando i nostri felidi decidono di fare la scala a partire dal terzo, quarto gradino: il balzo per raggiungerlo è meritevole di una prestazione sportiva d'alto livello. Qualche gatto, a metà scala, può giocosamente decidere di appiattirsi sui gradini, schiacciandosi come una frittella (abbassando anche le orecchie), credendo probabilmente di scomparire mimetizzato. Qualche altro micio sa inseguire le palline su e giù dai gradini, qualche altro deciderà invece che la scala è un buon posto di vedetta per tenere sotto controllo quanto accade in casa. E poi ci sono quei gatti che rendono il fare le scale un vero, inimitabile spettacolo!


Questo secondo video vi mostra un irresistibile gatto ragdoll che tiene alto l'onore della sua razza, notoriamente famosa per avere il carattere e perfino la "consistenza" fisica di un peluche o di una bambola di pezza ("ragdoll" infatti significa proprio questo!). Una cosa meravigliosa!


E se la scala è a pioli? Ve ne do io stessa una dimostrazione, dal momento che Paciocca è abituata a fare tutte le notti la "scalata" di un vecchio scalone da contadini per raggiungere il soppalco, dove dorme. L'abitudine l'ha scelta da sola: fin da quando è stata sufficientemente grande per fare la scala, ha deciso di andare a dormire sul soppalco e da allora non ha passato una sola notte a terra. Antico portato dei suoi avi selvatici, le sarà rimasto l'istinto di rifugiarsi in alto per "scappare dai predatori". Ed eccola in azione, ogni mattina sa perfettamente dove poggiare le zampe per tornare a terra!


Sinceramente, prima di osservare Paciocca, non avevo idea che i gatti potessero fare anche le scale a pioli... ma inizio a credere che quasi nulla sia impossibile per i nostri amati felini domestici! E voi cosa mi raccontate dei vostri mici nel loro rapporto con i gradini? Come si comportano con le scale di casa? E a quanti tipi di scale si sono approcciati?
Raccontatemi tutto!

venerdì 3 febbraio 2017

"La luna è dei lupi" di Giuseppe Festa

Proprio in queste ultime ore si sta festeggiando, con sollievo ma anche una certa cautela, il rinvio del cosiddetto "Piano Lupo" (un programma di abbattimento controllato di questa specie protetta)... e io dunque oggi vi propongo una lettura ad hoc, perfetta per conoscere questi animali meravigliosi ma ancora più azzeccata se si vogliono comprendere davvero le dinamiche di una corretta convivenza tra uomo e lupo, considerati tutti gli interessi in gioco (nostri, dei lupi e della natura). La penna è ancora di Giuseppe Festa, di cui ho decantato le doti di narratore già con "Il passaggio dell'orso", e anche in questo caso non delude: "La luna è dei lupi" è una storia che colpisce al cuore, oltre ad insegnare davvero moltissimo sul lupo che abita i nostri boschi italiani. La storia è ambientata sui monti Sibillini, ampiamente omaggiati dall'autore con magnifiche descrizioni mozzafiato: è qui che il lupo Rio e il suo branco devono conquistarsi ogni giorno la sopravvivenza e un posto sicuro.


Le cose non sono affatto semplici come potrebbero sembrare: la sopravvivenza di un lupo adulto, così spesso dipinto come un predatore crudele e inarrestabile, non è mai scontata e anzi si traduce in una lotta quotidiana contro la fame e il freddo, in competizione con altri branchi di lupi e con lo stesso essere umano (avido di tutto, lui sì crudele e inarrestabile) per garantirsi un po' spazio vitale. Le vicende di Rio e dei lupi si intrecciano e si susseguono veloci, non c'è un attimo di respiro tra pericoli, imprevisti, vicissitudini che rendono ardua la vita di un lupo nel mondo di oggi. Ma al contempo, sullo sfondo, troviamo un respiro più ampio, potente, calmo e continuo: quello della natura selvaggia che, pazientemente, continua a esistere anche ai margini delle nostre città, negli spazi che le restano, pronta a riconquistare terreno e ad accogliere animali e uomini (almeno quelli che sanno ascoltarla). In tutto ciò, aggiuntiva nota di merito è data da alcune informazioni scientifiche sui lupi, sulla vita del branco e sui metodi per studiarli e aiutarli da parte dell'uomo che abbia a cuore le sorti di questa specie. Romanzo consigliato anche dal WWF Italia (il quale non manca di occuparsi della sorte dei lupi italiani), "La luna dei lupi" è un libro al contempo semplice e profondo, favolistico e realistico, emozionante ma anche estremamente ragionevole, che fa venir voglia di entrare in quei boschi, su quelle montagne e in quei territori dove vivono Rio e i suoi compagni, sperando di vederli magari correre liberi, finalmente al sicuro. E ci auguriamo che anche nella realtà i lupi continuino a venir compresi, rispettati e tutelati il più possibile.